ASCOM ABRUZZO: Incertezza è la parola chiave che quest’anno sta caratterizzando l’andamento del turismo nel periodo estivo a Francavilla al Mare. Pur non avendo ancora a disposizione i dati statistici della stagione 2016, proviamo a fare un reso conto delle impressioni che gli operatori, le associazioni e gli imprenditori del settore hanno evidenziato. Gli albergatori di Francavilla al Mare evidenziano nel periodo in essere un calo di almeno il 25% rispetto all’anno precedente, la crisi si fa sentire ovviamente anche sulle spiagge, un segno negativo che ha contraddistinto i primi due mesi della bella stagione con percentuali che sono arrivate fino al meno 30% di calo. Una situazione drammatica che difficilmente il solo mese di agosto potrà riparare nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale e nonostante la nascita della nuova pista ciclabile. Le cause principali del dato negativo del turismo balneare rimangono: la crisi economica, a cui vanno poi aggiunte le avverse condizioni meteo a giugno e luglio che non hanno favorito gli spostamenti. Variabili che purtroppo fanno parte del gioco e che non si possono prevedere, ma ciò che ha inciso di più è stato sicuramente il presunto o vero allarmismo sull’inquinamento del mare e sui problemi legati alla balneazione, non dimentichiamo che stiamo ancora facendo i  conti con quanto accaduto l’anno scorso, ovvero quando la rottura del depuratore di via Raiale ha determinato lo sversamento direttamente nel mare Adriatico di 30 mila metri cubi di liquami. Ciò ha arrecato un grandissimo danno d’immagine sia all’intera regione che ai comuni che si trovano sulla costa.  Sono molti i cittadini che non osano mettere il piede in acqua preferendo le piscine e molti i turisti che abitualmente frequentavano le nostre spiagge che hanno deciso di cambiare meta semplicemente perché non si fidano: non si fidano della revoca del divieto di balneazione, delle analisi effettuate dall’Arta e dalle varie dichiarazioni istituzionali. Altro ostacolo alla crescita delle attività commerciali di Francavilla è la scelta da parte dell’amministrazione di inserire i parcheggi a pagamento. Ciò, infatti, penalizza tutto il tessuto commerciale cittadino, strangolando, di fatto, i piccoli esercenti che non hanno a disposizione uno spazio proprio da adibire a parcheggio per i clienti.

“Il ripristino di stalli a striscia bianca (ovvero senza costi per chi li utilizza) e con disco orario di 2 ore per garantire il ricambio di auto, lungo tutta la città, in modo così da rendere il lungomare più appetibile e fruibile per tutti, Francavillesi e non, in una fase drammatica per il tessuto commerciale”. Questa la proposta che arriva dai Presidenti di categoria ASCOM Abruzzo  Vincenzo Consalvi, Annalisa De Luca e Massimo Criber i quali si sono fatti interpreti di un sentimento di enorme e diffusa preoccupazione che serpeggia da molto tempo fra gli imprenditori e i commercianti della città.

E’ innegabile che la città necessiti di un vero e proprio rilancio economico e commerciale e soprattutto di un piano strategico unitario realizzabile, secondo Ascom Abruzzo attraverso l’esame di tre elementi  fondamentali,  affinché Francavilla ritorni alla sua vocazione originaria: vocazione turistica e commerciale.